Ho aggiornato il Macbook Air 2020 a Big Sur e purtroppo …

desktop big sur

Dopo qualche ore di travaglio dovuto all’intasamento dei server Apple, ho avuto la possibilità di installare Big Bur sul mio Macbook Air 2020. Ho eseguito un upgrade da Catalina.

Con quest’ultimo OS il mio portatile funzionava ma non mi dava soddisfazioni: trovavo alquanto ridicola la gestione delle temperature che con un i7 di 10ª generazione schizzano alle stelle. Effettivamente ci sono problemi di dissipazione del calore ma questi possono essere mitigati via software da un’intelligente gestione della potenza del processore.

Ho pensato che forse Big Sur gestisse meglio questo delicato aspetto che rappresenta il vero tallone d’Achille (o meglio il tallone da killer come dice qualcuno) della mia macchina. Finora ho potuto gestire le temperature del Macbook con Turbo Switcher Pro che riesce a fare ciò che Apple non riesce a gestire: tenere le temperature basse evitando così il thermal throttling (riduzione automatica della velocità del processore al fine di evitare il surriscaldamento del PC) e facendo in modo che le ventole non girino al massimo.

Dopo aver effettuato con ESTREMA facilità l’upgrade, purtroppo, non ho riscontato miglioramenti … anzi. Senza Turbo Switcher Pro le temperature del Macbook Air si aggiravano stabilmente a 90-95 gradi considerando che tenevo aperto solo Chrome (con una scheda) e il client di posta. Per fortuna a salvare il mio lavoro è intervenuto di nuovo quella utility che, a questo punto, la stra-consiglio a tutti! Così come continua a consigliare lo stand Klim Airflow+ per lenire le sofferenze del Macbook Air.

Non mi soffermerò qui a parlarvi di questo OS: in pratica tutto il mondo ha già scritto tonnellate di post parlando delle novità che introduce. Magari vi lascio un ottimo articolo di HDBlog. Parlerò piuttosto delle prime impressioni che Big Sur mi sta lasciando.

1) Trovo apprezzabile il fatto che si voglia avvicinare il mondo iPad a quello del Macbook Air … ma siamo sicuri davvero di volerlo fare? A me sembra che le esperienze d’uso siano differenti: il portatile si comanda col mouse e la tastiera mentre l’iPad, principalmente, col touch (e anche mouse, tastiera e Apple Pencil). In quest’ottica: che senso ha aver riproposto lo swipe del centro controllo di iPadOS anche in Big Sur? Se da un lato si crea ordine, dall’altro si disperdono le info che appaiono solo se clicca sull’apposita icona.

Continuo (sempre personalmente) a NON usare la view che mostra in un sol colpo tutte le APP installate.

2) Passiamo alle notifiche: a me sembra un dejà vu e mi ricorda terribilmente la sidebar di Windows Vista. E questa non è cosa buona e giusta. In Big Sur c’è giusto quel grado di modernità in più. Personalmente, trovo questa feature perfettamente inutile.

lo screenshot non è mio, l’ho trovato in rete

A proposito di Amarcord. Lo stile flat delle icone di Catalina mi restituiva un senso di modernità ed essenzialità. L’accenno al 3D di alcune icone mi riporta indietro nel tempo. Erano necessarie le ombreggiature alle icone di Facetime, Messages, App Store, Mail … A me sembra un primo passo verso il ritorno allo scheumorfismo dei primi iOS.

Batteria! Quanto è importante sapere la percentuale residua della batteria. In Big Sur non riesco a visualizzarla in prima battuta. Per poter accedere a questa preziosa informazione sono costretto a cliccarci su. Ottimo il fatto che compare la lista delle APP che consumano maggiormente.

Per poter agire sulla visualizzazione della percentuale, non bisogna agire (banalmente) sulle opzioni della batteria ma occorre agire sulle opzioni del dock e barra menu. Finalmente, in questa maniera, diventa possibile avere la preziosa informazione. NB durante l’upgrade questa opzione non è stata ereditata ma l’ho dovuta reimpostare manualmente.

Parliamo di notifiche: trovo utilissimo il fatto che quando arrivano, vengono visualizzare in alto a destra e ti permettono di interazione visualizzando il contenuto appena arrivato o eliminarlo. Bisogna cliccare su Opzioni e selezionare l’azione desiderata. Una scocciatura in più.

SOLO difetti?!? non direi; ho trovato un unico immenso pregio usando Big Sur: nessuno software da me utilizzato è risultato incompatibile con l’upgrade! E questo aspetto mi rende felice.
Proseguendo: ho notato solo un lievissimo rallentamento delle prestazioni. Ma proprio lieve, di quelle cose, insomma, che dànno fastidio solo ai nerd incalliti.

Per tali motivo ho avviato anche CleanMyMac X che ha ottimizzato il MacBook Air ridonando la protezione anti malware e recuperando, a valle dell’installazione, anche 5,73 GB.

Se clicchi su questo banner hai la possibilità di apprendere su questa utility che giudico molto (molto) utile! (ps è un link affiliato; se usato bene mi date la possibilità di sostenere le spese di questa mia attività).

Conclusioni
Posseggo l’ultimo Mac che monta processori Intel. Mi aspettavo che Big Sur risolvesse il noto problema della gestione delle temperature che, invece, è in grado di gestire una utility di terze parti. Questo aspetto è rilevante ai fini del giudizio che mi sono creato su Big Sur.
Ritengo inadeguate le icone 3D così come ritengo inopportuno cercare di avvicinare l’esperienza di iPadOS a quella di MacOS. Almeno nell’attuale sviluppo (hardware e software) le due piattaforme ancora troppo distanti per poter giustificare un tentativo di fusione.

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