Sondaggio VTKE sulla libertà di scelta dei dispositivi per il collegamento ad Internet

router libero AVM

Sei stanco di essere vincolato al router che il tuo provider ti impone? Vuoi avere il potere di scegliere il dispositivo che meglio si adatta alle tue esigenze di connessione? Se sì, allora sei in buona compagnia. Secondo un recente sondaggio condotto dall’Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE) in vari paesi europei, gli utenti desiderano ardentemente la libera scelta del router.

La voce degli utenti

Il sondaggio ha rivelato che gli utenti vogliono la possibilità di selezionare liberamente il dispositivo terminale per la loro connessione a Internet. Questo significa dire addio ai giorni in cui eri costretto a utilizzare un router specifico o un modem imposto dal tuo provider. La libera scelta del router consentirebbe agli utenti di prendere il controllo e di optare per il terminale che meglio soddisfa le loro esigenze in termini di qualità, funzionalità e prestazioni.

Le sfide normative

Ma perché i provider spesso impongono un router specifico? La risposta risiede in parte nell’ambiguità normativa riguardante il “punto terminale di rete”. Alcuni operatori considerano il router parte integrante della rete di telecomunicazioni pubblica, mentre altri lo vedono come parte della rete locale privata. Questa interpretazione influisce sulla possibilità di scelta del dispositivo da parte degli utenti. Tuttavia, la libera scelta del router è fondamentale per garantire un’esperienza di connessione senza limitazioni.

Innovazione e reti gigabit

La libera scelta del router non è solo una questione di libertà, ma anche di innovazione. Consentendo agli utenti di selezionare il proprio terminale, si apre la strada a nuove soluzioni e tecnologie. Inoltre, offre agli utenti la possibilità di sfruttare appieno le reti Gigabit ad alte prestazioni. Questo principio è già applicato dai gestori di telefonia mobile, che permettono agli utenti di utilizzare il telefono cellulare che preferiscono.

I RISULTATI

La connessione a Internet è diventata una parte essenziale della nostra vita quotidiana, e la scelta del dispositivo che utilizziamo per accedere alla rete è fondamentale. In questo post, esploreremo i risultati di un sondaggio condotto in tre paesi europei: Germania, Finlandia e Italia. Vedremo come la libera scelta dei dispositivi influisce sulla vita degli utenti e quali differenze emergono tra questi paesi.

Germania: legge sulla libertà di scelta

In Germania, la libera scelta dei dispositivi è stata introdotta per legge il 1° agosto 2016. Questa normativa si applica a tutte le tecnologie di accesso, tra cui fibra ottica, cavo e DSL. Secondo il sondaggio, l’81% degli intervistati considera importante la possibilità di scegliere autonomamente l’apparecchiatura terminale per la propria connessione a banda larga. Solo il 45% preferisce noleggiare un dispositivo dal proprio provider.

Finlandia: pionieri della libertà di scelta

La Finlandia è stata all’avanguardia nella promozione della libera scelta dei dispositivi. Dal 2014, gli utenti finlandesi possono selezionare liberamente il proprio terminale per la connessione a Internet. Il 72% degli intervistati ritiene questa libertà piuttosto o molto importante. La maggioranza (61%) opterebbe nuovamente per un’apparecchiatura propria al momento di cambiare dispositivo, mentre solo il 18% sceglierebbe un apparato fornito dal provider.

Italia: AGCOM e la decisione per la libertà di scelta

In Italia, la libera scelta dei dispositivi è stata resa possibile grazie a una decisione dell’autorità di regolamentazione AGCOM nel 2018. L’87% degli intervistati considera questa libertà piuttosto o molto importante. Più della metà (52%) prevede di acquistare un’apparecchiatura propria al prossimo cambio, mentre solo il 31% desidera utilizzare il dispositivo offerto dal provider.

Paesi Bassi: la regolamentazione recente

Nei Paesi Bassi, la libera scelta del dispositivo per la connessione Internet è stata introdotta tramite regolamento solo di recente, alla fine di gennaio 2022, dall’autorità di regolamentazione ACM. Più di due terzi (il 68%) degli intervistati considerano particolarmente importante questa libertà di scelta. Attualmente, il 35% dei consumatori prevede di acquistare la propria apparecchiatura la prossima volta che la cambia, mentre il 45% opterebbe per un dispositivo fornito dal provider di rete e il 20% è ancora indeciso.

Belgio: consultazione pubblica in vista

In Belgio, di regola, non è possibile per la maggior parte degli utenti scegliere autonomamente il dispositivo per la propria connessione a banda larga. Tuttavia, secondo il piano di lavoro per il 2022, l’autorità belga di regolamentazione BIPT prevede di avviare nel primo trimestre una consultazione pubblica sulla libera scelta delle apparecchiature per la connessione. Anche in questo caso, una netta maggioranza del 77% considera importante questa libertà. Il 24% utilizza il proprio dispositivo sulla sua connessione se i provider di rete lo rendono possibile, mentre il 62% ha un’apparecchiatura fornita dal provider.

Austria: competenza per la libertà di ccelta

In Austria, l’autorità di regolamentazione RTR ha ottenuto la competenza per consentire ai consumatori la libera scelta delle apparecchiature con la nuova legge sulle telecomunicazioni (TKG 2021), entrata in vigore il 1° novembre 2021. Tuttavia, la RTR non ha ancora annunciato alcun piano concreto per la sua realizzazione. Una maggioranza di due terzi (il 67%) considera importante questa libertà. Se avessero la possibilità di scelta, il 40% degli intervistati acquisterebbe la propria apparecchiatura la prossima volta che la deve cambiare, il 30% utilizzerebbe quella del provider e il 25% è ancora indeciso.

Spagna: la prossima volta

Anche in Spagna, di regola, non è possibile per gli utenti finali scegliere autonomamente il dispositivo per la propria connessione a banda larga. La stragrande maggioranza (l’85%) considera importante la libera scelta delle apparecchiature. Attualmente, il 20% degli intervistati utilizza la propria apparecchiatura, mentre il 75% l’ha ottenuta dal provider. Tuttavia, la prossima volta, il 39% opterebbe già per un’apparecchiatura propria se ne avesse la libertà di scelta, mentre il 47% utilizzerebbe il modem del provider.

Conclusioni

In sintesi, la libera scelta del router è un diritto che gli utenti dovrebbero esigere. È un passo verso un futuro in cui la connessione a Internet è personalizzata e all’avanguardia. Se vuoi saperne di più, visita la pagina delle Informazioni attuali sul sito web della VTKE. In alternativa, puoi leggere il comunicato stampa completo del sondaggio qui.

Fonte: Sondaggio VTKE condotto dall’Istituto di ricerche di mercato Kantar nel periodo dal 3 al 7 febbraio 2022. Pannello rappresentativo per ogni paese, età compresa tra 16 e 65 anni

Per chiarezza: indipendentemente dall’assenza di una regolamentazione vincolante sulla libera scelta delle apparecchiature terminali nei paesi menzionati, i singoli operatori di rete consentono già oggi ai loro clienti di scegliere autonomamente il dispositivo per la propria connessione Internet, o in base alla tecnologia di accesso o in senso assoluto.

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