In questi giorni divampa la polemica sui dati che Whatsapp intende raccogliere e passare a Facebook al fine di creare contenuti pubblicitari ad hoc.
Ho già scritto un post (LINK) a tal riguardo precisando che gli utenti coinvolti sono quelli che posseggono un account business e che non risiedono in Europa. Fortunatamente dalle nostri parti c’è la GDPR che ci mette al sicuro da questa pratica pubblicitaria.
Noto in rete le presenza dei soliti guru tuttologi che stanno cavalcando l’onda di questa notizia, diffondendo ahimè anche fake news. Non li pubblicizzo, perchè non lo meritano ma sappiate che per diffondere queste affermazioni allarmistiche, stanno usando principalmente proprio Whatsapp, incitando la gente a disinstallare l’APP per passare ad altri sistemi di comunicazione.
Io, divulgatore, non posso fare a meno di segnalare questa malpractice e, grazie ad un articolo di Flavius Harabor apparso su Inside Telegram, a mo’ di tam tam, ripubblico la lista dei dati che i tre principali sistemi di messaggistica, raccolgono. Vi invito comunque a leggere quell’illuminante post di Flavius che mostra tutti i reali dati che acquisiscono Whatsapp, Messenger e Telegram.
Facebook Messenger
Indice dei contenuti
- posizione precisa
- posizione approssimativa
- indirizzo fisico
- indirizzo e-mail
- nome
- numero di telefono
- informazioni di contatto di altri utenti
- contatti
- foto o video
- contenuti di gioco
- cronologia ricerche
- cronologia esplorazioni
- ID utente
- altri contenuti utente
- dispositivo ID
- pubblicità di terze parti
- cronologia acquisti
- informazioni finanziarie
- informazioni sui pagamenti
- informazioni sul credito
- altre informazioni finanziarie
- dati pubblicitari
- pubblicità o marketing
- salute
- fitness
- informazioni sensibili
- sviluppatore
- personalizzazione del prodotto
- interazione con il prodotto
- altri dati diagnostici
- dati sulle prestazioni
- dati sugli arresti anomali
- altri dati sull’utilizzo
- analisi dei messaggi di testo
- altri tipi di dati
- numero di telefono
- indirizzo e-mail
- contatti
- posizione approssimativa
- posizione esatta (solo mentre l’app è in uso)
- ID dispositivo
- ID utente
- dati pubblicitari
- cronologia acquisti
- interazione prodotto
- informazioni di pagamento
- dati sugli arresti anomali
- dati sulle prestazioni
- altri dati diagnostici
- assistenza clienti
- interazione prodotto
- contenuti che passano attraverso le chat
- metadati
- log chiamate
- SMS
- chiamate
- altro sull’utente
Dati raccolti da Telegram:
- nome
- numero di telefono
- contatti
- ID utente
- metadati
I metadati contengono le informazioni su con chi comunichi e a che ora, quanto tempo e quanto è grande un messaggio e in che intervalli avvengono. Comprendono anche i tempi in cui sei online, quando utilizzi il telefono e quando l’app è in esecuzione.
A proposito: questo post è stato scritto interamente usando il SOLO ID.1 mini (guarda il video -> https://youtu.be/g_Cc7eyGgbg) un Raspberry dotato di un elegante (e funzionale) case con ventole e dissipatori sapientemente installati al fine di ridurne le temperature.
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